Descrizione
L'assorbitore di ossigeno zero O2 diventa caldo durante le fasi iniziali (le prime 12 ore) di trattamento anossico. Bisogna fare attenzione AD evitare il contatto diretto con materiali sensibili come cere, vernici a base di olio e sete. Una volta che l'ossigeno è stato rimosso durante il trattamento, le reazioni si fermano e le confezioni diventano fredde. Una piccola quantità di umidità viene generata nel processo di esaurimento dell'ossigeno. L'umidità relativa all'interno della bolla si assesta normalmente a ca il 68% UR a 25 ° C. Per il trattamento di oggetti molto delicati o in presenza di una specifica necessità di umidità relativa inferiore, si consiglia di inserire panetti di materiale stabilizzante (propadyn). La confezione contiene tre sacchetti nella cui totalità coprono un volume pari a 0.5 mc.
Quando usare Zero O2
Si consiglia questo tipo di assorbitore in caso di sacchi di grandi dimensioni e per facilitare la loro azione si consiglia di estrarre una parte dell'aria contenuta nel sacco, riducendo cosi il quantitativo di O2 di partenza. Si consiglia inoltre di calcolare sempre in eccesso il numero di assorbitori, per garantire il successo dell'operazione anossica: comunque occorre tenere presente che gli assorbitori riducono l' ossigeno presente e bloccano la loro azione nel momento in cui l'ossigeno si è esaurito. Pertanto, al momento della riapertura del sacco, se l'operazione è stata eseguita in maniera corretta gli assorbitori si riattiveranno per breve tempo fino al oro totale esaurimento.
La loro "ripresa" è verificabile al tatto in quanto non appena rientrano in contatto con l'aria producono energia termica.